Attualmente, tra le fonti rinnovabili, l’energia idroelettrica è di gran lunga quella di maggiore importanza, essa infatti soddisfa una quota rilevante alla domanda di energia primaria, (circa il 17-18% dell'energia elettrica prodotta a livello globale è di origine idroelettrica).
Il principale vantaggio delle centrali idroelettriche è rappresentato dal fatto che sfruttano una fonte di energetica totalmente rinnovabile praticamente illimitata e, una volta costruite, offrono energia a costi molto competitivi senza apporti di combustibili o materie prime. Un ulteriore vantaggio è l’elevatissima efficienza che questa tecnologia ha raggiunto a seguito della lunga evoluzione tecnologica avvenuta a partire dalla prima metà del XX° secolo.
I moderni impianti idroelettrici infatti, se correttamente progettati e dimensionati, possono raggiungere rendimenti compresi tra l’80% e il 90%, valori molto superiori a quelli ottenibili con altre fonti energetiche (rinnovabili e non rinnovabili). L’energia idroelettrica inoltre offre importanti vantaggi ambientali, in quanto non prevede emissioni di inquinanti di qualsiasi tipo (gas, polveri, calore, etc.), rivestendo quindi un ruolo fondamentale per il rispetto degli impegni internazionali di riduzione delle emissioni di CO2 presi nell’ambito del Protocollo di Kyoto.
L'Italia è stato uno dei Paesi pionieri nell'utilizzo dell’energia idroelettrica e fino agli inizi degli anni '60 è stata la fonte energetica principale per la produzione elettrica (nel 1963 copriva il 65% della domanda nazionale). Negli ultimi decenni tuttavia nonostante il fatto che l'importanza di questa fonte di energia rinnovabile sull’approvvigionamento energetico nazionale sia progressivamente diminuita, in termini assoluti la potenza idroelettrica disponibile in Italia è progressivamente aumentata: (dai circa 12.517 MW del 1963 ai 21.343 MW attuali).
Attualmente, nonostante sia molto difficile ipotizzare la realizzazione di nuovi grandi impianti idroelettrici è ancora possibile un ulteriore sviluppo di questa fonte, in parte attraverso l'incremento di efficienza delle centrali esistenti, ma soprattutto attraverso la realizzazione di nuovi impianti mini e micro idroelettrici, per i quali esiste ancora un significativo potenziale da sfruttare.